“Il diritto d’autore musicale, da Enrico Caruso allo scenario liquido” questo il tema dell’incontro che chiude la settima edizione del progetto musicale “Convegno Scala napoletana”. Venerdì 25 febbraio 2022 ore 11 all’l’Istituto S. Alfonso Maria dei Liguori a Napoli
“Il diritto d’autore musicale, da Enrico Caruso allo scenario liquido” questo il tema dell’incontro che chiude la settima edizione del progetto musicale “Convegno Scala napoletana”. Venerdì 25 febbraio 2022 ore 11 all’l’Istituto S. Alfonso Maria dei Liguori, in via Nicola Rocco 55, Napoli.
Il
progetto artistico-culturale-musicale è diretto da Lino Volpe, in
collaborazione con Associazione Cultura Viva e l’Associazione Amici
degli Archivi Onlus, ed è patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune
di Napoli, dal Ministero della Cultura e dalla I° Municipalità del Comune di
Napoli. All’incontro parteciperanno l’autore e conduttore radiofonico e
televisivo Rai Gino Aveta, il produttore discografico Claudio Poggi,
l’avvocato Alessandro Senatore, il chitarrista Francesco Ponzo,
il regista Lino Volpe, e la ricercatrice Daniela Menafro della
Soprintendenza Archivistica per la Campania.
Scala
napoletana,
da sette anni rappresenta un appuntamento di divulgazione, con cadenza annuale,
sulla importanza storica e culturale, e sulle radici alla base del
patrimonio musicale e letterario sviluppatosi a Napoli dal Medioevo ai
nostri giorni, con un impegno particolare a sensibilizzare le giovani
generazioni.
Il progetto ha voluto raccogliere
l’allarme lanciato dall’Unesco, che ha inserito la lingua napoletana nell’atlante
mondiale delle lingue in pericolo.
Al centro degli incontri e dei convegni finora
realizzati c’è stato l’obiettivo di ricostruire le stratificazioni storiche che
hanno portato Napoli ad essere una delle capitali musicali riconosciute a
livello mondiale, distinguendo la città del golfo, per essere una delle
poche al mondo ad avere un patrimonio autoctono riconoscibile e
internazionalmente ammirato.
Anche nel corso di quest’ultima edizione
è stato indagato il ruolo e l’importanza della Scala minore armonica di II°
Bemolle, internazionalmente riconosciuta come “Scala napoletana”, sulle sue
implicazioni culturali, sulle sue influenze in campo artistico letterario e
poetico.
Durante
l’incontro sarà proiettato il documentario “Una storia della canzone a
Napoli da Federico II alla Seconda guerra mondiale”, nel quale è stato
affrontato un percorso che restituisce lo scenario musicale napoletano dal Medioevo
alla stagione d’oro della canzone napoletana, che ha visto operare in città
autori come Salvatore di Giacomo, Ernesto Murolo, Libero Bovio,
E.A.Mario.
Il
documentario, scritto e diretto da Lino Volpe, analizza il contributo offerto da
figure fondamentali per lo sviluppo della forma canzone, come quello dell’editore,
ricercatore e compositore francese Guglielmo Cottrau; racconta inoltre
gli elementi di congiunzione tra musica colta e musica popolare, e ospita apporti
musicali e interventi raccolti nel corso di un lungo lavoro, tra i quali è
giusto ricordare quelli di Carlo Morelli, direttore del Coro giovanile
del Teatro San Carlo di Napoli, Giulio Raimondi, già Direttore
dell’Archivio di Stato di Napoli, del sociologo Raffaele Savonardo
dell’Università Federico II, di Antonio Sciotti e Luigi Ottaiano
del Conservatorio di Benevento, dei giornalisti Giovanni Occhiello della
Rai e Pietro Gargano de Il Mattino, oltre a quelli dei musicisti, Maurizio
Pica, Massimo Volpe e Marco Zurzolo.
Nel
corso dell’incontro verrà inoltre analizzato “Il diritto d’autore”, la sua
importanza materiale e immateriale, il suo mutamento nel corso del tempo, la sua
importanza storica, e i suoi risvolti per la tutela e la diffusione della
musica, a partire dalle prime
incisioni effettuate da Enrico Caruso, realizzate a Milano fra il 1902 e il
1903, sottolineando l’importanza storica della figura del tenore, anche
nell’ambito relativo allo sviluppo tecnologico, attraverso l’incontro e la collaborazione con Eldrige
R. Johnson, il fondatore della The Victor Talking Machine.
La parte
finale dell’evento sarà volta a ripercorrere cronologicamente le tappe e le
trasformazioni sul piano morfologico, semiologico, grammaticale e
musicale, della canzone scritta a Napoli a partire dal XVIII secolo, passando
per il Secondo conflitto bellico e arrivando ai mutamenti dei tempi odierni.
Il
progetto, nel corso di tutte le edizioni, già ospitato da Sala Ferrari di
Napoli, Università delle TRE età e dalle Scuole Pie di Fuorigrotta, si è posto
sempre come obiettivo quello di scoprire il patrimonio culturale e artistico
della Canzone Napoletana, la sua vivacità, la capacità di narrare e
puntualizzare gli avvenimenti storici e contemporaneamente quello di
valorizzare un patrimonio linguistico e letterario, minacciato di essere
dimenticato dalle nuove generazioni.
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