Si
presenta sabato 30 aprile 2022 alle ore 18 alla Libreria Raffaello di
via Kerbaker 35 Napoli, il libro di Anna Mozzi “Nude emozioni –
Un abbraccio di vita”, Apeiron Editore. A discuterne, l’antropologa
e scrittrice Alexandra Rendhell e l’ingegnere e autore di saggi
letterari Angelo Giuseppe Pizza, abili curatori di questa particolare
opera artistica della poetessa casertana. Le letture teatralizzate
sono di Maria Basile Scarpetta, accompagnata dalle note dell’oboe
emerito del Teatro di San Carlo di Napoli, Peppe Romito, e del
pianista Pasquale Di Salvo. Anna Mozzi in questa occasione è lieta
di rilasciare interviste prima della manifestazione. L’edizione
del volume di 148 pagine, euro 16,50, è un’autentica opera d’arte,
non solo per l’eleganza delle pagine ben rifinite, anche per i
contenuti, i suggestivi mandala dell’artista
Francesca
Bartalini Waudby e la bellissima prolegomena di
Alexandra Rendhell, la quale esordisce con parole crude, ma cariche
di sensibilità: “Scrivere l’introduzione per un libro di poesie,
per questi che sono, secondo me, non versi, ma effluvi d’anima
scaturenti dalle dirette viscere di Anna Mozzi, non è stata una
nuotata in calme e rilassanti acque, bensì un inabissamento, anche
rischioso, come solo le immersioni nel profondo sanno essere”. Anna
Mozzi dedica il libro al padre con strofe complesse, non scadenti in
quella banalità che oggi ha travolto il genere letterario,
nonostante la loro
composizione risalga a quando l’autrice aveva appena
sedici anni, due anni dopo la
perdita del genitore. I
versi liberi, senza rime e
senza eccessi, sono
il frutto di quel dolore e diventano
un percorso di crescita, dove non
mancano richiami all’amore,
allo
scorrere del tempo, alla
morte stessa, di fronte alla quale non resta che trovare altre
modalità di rinascita. “A
mio padre, che il destino
crudele precocemente mi sottrasse. A mio padre, ingenuo aedo di
questo mondo vicino o lontano!”, così
s’avviano le pagine a tratti
amare, e con una fotografia in bianco e nero di un uomo giovane che
porta allegro la figliola di circa cinque
anni sulle spalle. E
l’omaggio palpita in ogni singola strofa, e per rendere
il senso della bellezza e dell’armonia presenti in questa
articolata opera, ne ho
estratta
una di particolare effetto: “Uno strato di polvere seppellisce ogni
cosa. Un’aria mefitica, che sa di muffa e di stantìo mi
solletica le narici sino ad insinuarvisi perfidamente. È solo a me
nota quest’aria impalpabile, eterea e pure a volte popolata
d’indistinti e sommessi vocii, di tremule figure. Non so cosa sia
questo strano languore, questa
voglia di piangere, di sfogarmi, di purificarmi”. E anche di
purificazione spirituale
tratta il volume, di quella
che potremmo definire catarsi
dell’anima. La stessa corposa postilla, di ben otto commoventi
pagine, mette fine,
o dà il via – questo solo l’autrice può saperlo – ad un
viaggio attraverso un dolore
non ancora sopito, un dolore che accomuna l’umanità e che si può
sanare soltanto con solitarie introspezioni, dove la poesia rimane
l’antidoto supremo.
Uno
stralcio della Postilla
Sparsi
frammenti d’inquietudine
(Il
Desassossego di Fernando Pessoa nei miei ricordi Paterni)
“Un
pomeriggio come tanti… Io e Te dovevamo andare a prendere Mamma
alla stazione di Caserta, perché tornava col treno da Gricignano
d’Aversa, dove insegnava… Mentre aspettavamo l’orario per
uscire di casa, mi misi in piedi sulla cassapanca e Ti imposi di
metterti sotto braccio con me… Con
la promessa di andare a passeggiare a piazza Carlo III per ammirare
Palazzo Reale, in un sacchetto, hai messo le briciole di pane da
offrire ai piccioni… Usciti di casa, all’improvviso, Ti sei
fermato dinanzi alla Chiesa di Sant’Anna, Patrona di Caserta, e,
meditando, mi hai detto: «Bella di Papà, ricordati sempre che noi
stiamo su questa terra, ma non apparteniamo ad essa. Guarda il
Cielo!»… Ho avvertito, dentro di me, un elevato senso di
misticismo, sovrasenso, sublimazione indimenticabile…”.
L’AUTRICE
Anna
Mozzi nasce a Caserta,
dove risiede. Laureata
in Psicologia a Roma, nella
seconda metà degli anni ’70 , ha ricoperto l’incarico di
psicologa nell’équipe socio-psico-pedagogica della provincia
di Caserta per l’inserimento dei disabili nelle scuole. Tra
un importante incarico e l’altro in ambito sanitario, nel
frattempo, in nome della
passione per la scrittura ha restituito il Diritto di Parola e
Cittadinanza agli utenti del Dipartimento di Salute Mentale, quale
fondamento e garanzia etico-politica della legge 180 del 1978 (nota
come Legge Basaglia), attraverso la pubblicazione dei libri “Le
rose bisogna annaffiarle se no muoiono!” (Erregraph , 2002),
“…anche gli Angeli vengono alle mani …” (Cuzzolin , 2004),
“La sola Grazia è l’Amore” (L’Aperia , 2007 ) . Ha poi
pubblicato il libro di poesie “PensieRosa” (L’Aperia, 2009),
interessandosi, altresì, alla Fondazione della Psicologia di Genere,
in partnership con il Dottorato di Ricerca Interpolo in Studi di
Genere dell’Università di Napoli. Nel 2018, per i tipi di Apeiron
Edizioni ha pubblicato il libro di poesie “Blu Oltremare” con
illustrazioni originali di Francesca Bartalini Waudby.
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