Mostra, a cura di Maurizio Vitiello, “TRANSITI e CONVERGENZE” con opere di Maurizio Bonolis, Mauro Molinari, Roberto Sanchez
Venerdì 10.01. 2025, alle ore 19, “Spazio Vitale”, Piazza G. Marconi, 12 - Aversa.
Sarà
inaugurata venerdì 10 gennaio 2025, alle ore 19, negli accoglienti
ambienti della galleria “Spazio Vitale”, Piazza G. Marconi, 12 - Aversa, la
mostra, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, “TRANSITI e
CONVERGENZE” con opere recenti degli artisti Maurizio Bonolis, Mauro Molinari,
Roberto Sanchez.
Nell’occasione
saranno presentate, nel meeting d’apertura, le tre monografie sugli artisti,
curate da Maurizio Vitiello, recentemente pubblicate, con il patrocinio di
“Spazio Vitale arte contemporanea” di Aversa, del “Museo Minimo” di Napoli,
dell’”Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania”.
L’esposizione
resterà aperta sino al 24 gennaio 2025; cell. 3348570048 – 3357003016.
Ingresso libero.
Breve scheda sulla mostra, a cura di Maurizio Vitiello
Maurizio Bonolis,
dopo un lungo viaggio pittorico, si è avvicinato al mondo virtuale della
“digital art” e, man mano, ha scoperto nuovi orizzonti e nuove vie
d’esecuzione. Nell’assetto operativo, tra computer e “mouse”, ricrea versanti
tra il funzionale geometrico e peculiari sintesi di post-avanguardie. Maurizio
Bonolis con la tecnica digitale intercetta un’alta dimensione d’intenti. Sistemazioni
e convenzioni dispongono un’elaborazione equilibratissima d’ampio respiro, che
rispetta un’astrazione geometrica importante e condivisibile. Con uno studio,
particolarmente attento, basato su multiple prove, accende la predisposizione
di convergenze, illuminata da un centro cromatico segnaletico, e riesce a
motivare un impianto esemplare, che rapisce, incanta e riscuote consensi. Dopo
una lunga produzione a olio e con acrilici è passato a un’altra redazione per
formulare elaborazioni di contingenze emotive con aggiustamenti di un “mouse”
operativo, oltre ogni limite, per raggiungere una frontiera di risultati
egregi. L’artista ha prodotto interessanti immagini, legate a una dimensione
d’affetti e di raccordi emotivo-spaziali. Sistema e concilia elaborazioni
equilibrate ed estese, nel rispetto di un’astrazione geometrica, rilevante.
Predispone con programmazioni impegnate e dopo multiple verifiche convergenze
luministiche e cromatismi convinti. Motiva, così, calibrati impianti, di mano
esemplare, che colpiscono, intrigano e affascinano.
Mauro Molinari afferra
coi suoi “Frammenti” profili intimi e livelli alti della comunicazione e
prosegue sempre al “top”. Continua a essere conosciutissima la sua “cifra
visiva”, che riepiloga amene digressioni e risoluzioni dal campo esteso della
“digital art”. Con particolare estro racconta un’originale frontiera di
personaggi ludici, accattivanti per sintesi, al limite di un intarsio
immaginativo di sussulti e rimbalzi interrogativi ed emotivi. Sistema e regola
nella gioconda stesura personaggi singolari, simpatici, affabili in misurate
partecipazioni allusive. Mauro Molinari prosegue sempre con numerosissime
partecipazioni in Italia e in Europa a mostre e a rassegne e continua a
riassumere deviazioni e rivoluzioni. Mauro Molinari sviluppa la sua carriera
con sobrietà operativa e con assidua attenzione alle dinamiche del
contemporaneo, da cui attinge e su cui pone accenti particolari, speciali e
personalissimi, ma alimenta anche storie, vicende, resoconti, tra un “velo
metafisico” e una corroborante e piena dimensione ludica; tanto che si può
parlare di un “linguaggio metafisico ludico” per le sue figure, brillantemente
frammentate da “coriandoli” e segmentate da tratteggi, che le fa percorrere in
metropoli o le restringe in condomini “sui generis”, tanto per capacitare una
dimensione analitica sull’uomo incapsulato in una modernità rigorosamente e
accentuatamente stringente. L’operatività di Mauro Molinari avvince e convince.
E’ riuscito a delineare e a determinare una peculiare valenza
digital-pittorica, che gli permette di essere immediatamente riconoscibile.
Roberto Sanchez è
felicemente presente sulla scena, da tempo. Lavora su tagli prismatici e
prosegue ancora su questa attiva declinazione, sin dai tempi che frequentava,
assiduamente, la “Galleria d’Arte di San
Carlo” di Napoli, del mai
dimenticato, grandissimo e simpatico gallerista Raffaele Formisano,
che ha allevato, aiutato e promosso schiere di giovani e promettenti artisti. Ad
aprile del 2024 è stata inaugurata la sua personale “Astrattismo progressivo”, curata da Veronica Longo, con presentazione critica
di Rosario Pinto, all’“Atelier Controsegno”, a Pozzuoli. Nell’occasione
si poteva leggere quanto segue: “… Quella di Roberto Sanchez è una particolare declinazione delle logiche
astrattive e si profila come intervento caratterizzato da forte impronta
segnica, ciò che ne fa - come
suggerisce Rosario Pinto nel saggio storico-critico che introduce in catalogo
l’artista – un esponente di
rilievo di quella poetica creativa che coniuga le scansioni analitiche del dato
con la consistenza della robustezza materica. Alla luce di ciò, la profilatura
della personalità di Roberto Sanchez che, allo stato, va ad offrirsi in una opportunità
di resa di bilancio della sua lunga e pluridecennale attività creativa, può
trovare una sua giusta ed equilibrata definizione di ‘astrattismo progressivo’. Con tale locuzione, infatti, si rende ragionevolmente
circoscrivibile tutto il percorso evolutivo che Sanchez è andato compiendo nel
tempo, producendosi in un lavoro di scavo e di indagine che egli ha sviluppato
non solo agendo su se stesso, ma anche avendo le capacità di non perdere mai di
vista la propria collocazione nel mondo.” Roberto Sanchez ha partecipato a manifestazioni, mostre, rassegne d’ampio
respiro e sa muoversi nel complicato mondo dell’arte e si mette in discussione
tra personali e collettive. Il bravissimo artista vede il mondo in senso
periscopico e lo restringe e lo dilata con visioni eclettiche.
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