La luce, il
barocco e Luciano EX NOVO, la mostra di Luciano Romano a cura
di Marina Guida al Pio Monte della Misericordia
Servizio di Rita Felerico
Luca Giordano_Perseo e la Medusa_Filippo Scotti_10123
Napoli – Porsi al centro della Cappella del Pio
Monte della Misericordia e restare fermi
in quel cerchio magnetico che si crea
dall’innesto di marmi policromi e spostare da lì lo sguardo in modo circolare seguendo il percorso delle diagonali che si allungano sulle pareti definendo
gli spazi delle cappelle e spingere poi l’occhio fino alla piccola cupola
centrale è sempre stata un’esperienza particolarmente emozionante, scrutati dagli occhi di chi è dentro quel
sensibile dipinto del Caravaggio : Le Sette Opere di Misericordia. Ma fino
al 10 luglio, sarà possibile sperimentare accanto al percorso immaginifico,
metaforico, visivo delle opere lì custodite, un nuovo tragitto artistico che,
armoniosamente, attraversa e accomuna le tele del Caravaggio, di Luca Giordano,
di Battistello Caracciolo, del Santafede, di Azzolino alla nostra visione. Luciano
Romano, con la sua mostra EX NOVO,
pone sei opere di fotografia proprio lì, sulla linea delle diagonali e nel
punto dove la strada delle geometrie sembra stagliarsi verso la cupola, per
dire con linguaggio nuovo di come – partendo da frammenti iconici insiti
nella sua memoria visiva ed emozionale, che è anche nostra – si rompa il
continuum del tempo.
Ribera_San Gennaro esce illeso dalla fornace
Improvvisamente, come in un infrangersi di confini, le
immagini dal passato ritornano al presente fermando l’istante di un prima ‘che
succeda’ dal sapore tutto heideggeriano, cioè quello della sospensione da ogni
giudizio e del lasciarsi andare. Il percorso di Luciano entra con questo ritmo
nelle pieghe del Caravaggio e degli altri grandi artisti del seicento che
ricorda e a cui si ispira per rivelarne i valori umani che si coprono e riscoprono nel
modularsi della luce e delle ombre dell’anima, come tanti ex voto .“Il mio
lavoro, attraverso una forma di meta-rappresentazione teatrale, interpreta i
sentimenti di solidarietà ed empatia dei quali tutti dovremmo farci carico, in
un momento storico tumultuoso che, per ricorsi storici, esodi, epidemie,
conflitti, sembra richiamare il Secolo di Furore che vide nascere le creazioni
del Pio Monte – spiega Luciano Romano – . Il titolo della mostra, Ex Novo,
richiama l’assonanza con il termine ex-voto. L’idea è stata quella di
progettare un lavoro che solleciti a percepire in maniera nuova un sentire
antico, un sentimento etico nei confronti degli altri, affiancando così la
missione del Pio Monte, portata avanti anche attraverso l’azione dell’arte.”
Guido Reni_La strage degli innocenti
I protagonisti delle fotografie sono giovani attrici, attori, danzatrici,
figuranti di palcoscenico sottratti dallo sguardo di Luciano dal loro spazio di
azione per essere trasportati in architetture di transito - come scrive Giuliana Bruno – capaci però di creare uno spazio di
relazione. Ed è così, è questa l’alchimia ; Luciano ci conduce con discrezione e leggerezza,
mescolando i colori, le luci, le ombreggiature come un pittore, nell’atmosfera
dell’ascolto, della comprensione verso l’Altro, risvegliando quel compatire,
quella paticità che ci ha insegnato
Aldo Masullo: l’uomo non è
fatto solo di ragione, ma anche di emozioni – ha molte volte dichiarato nelle sue lezioni –
emozioni che si calano nella realtà spesso rappresentata
solo da indifferenza e solitudine. La paticità è una
dimensione inesplorata dell’uomo, è qui che le emozioni si umanizzano con le cose e l’uomo sente forte la voce della sua
coscienza. Non a
caso Sebastian Schutze scrive di formule di pathos, di rispecchiamenti
che sembrano spolverarsi da quelle narrazioni seicentesche che tanto
hanno segnato Napoli e il suo vivere.
Guarino_Sant'Agata 5
Luciano
comprende e interpreta il moderno attraversando e facendosi attraversare dal
passato e al tempo stesso compiendo una liberazione, alleggerendo, come nella Sant’Agata,
ispirata alla tela di Francesco Guarino del 1640. La ‘donna’, la violenza sulla
donna viene comunicata dal dolore dello sguardo e dallo sfolgorante bianco del
telo che veste la protagonista, senza tracce di sangue o orrore. Un tema quello
della violenza e del dolore che torna nella figura della giovane trattenuta per i capelli, ispirata al
capolavoro di Guido Reni, La Strage degli Innocenti. Presenti nelle fotografie
di Luciano le ferite del quotidiano: l’esodo dei popoli, la ricerca di identità (
bellissimo il contrasto tra il corpo bianco e i corpi neri, la reversibilità del sentimento ) con figure
ispirate dalle Sette Opere della Misericordia, e
poi il subire in e nel silenzio le ingiustizie che incombono sulle esistenze – il
richiamo è al quadro del de Ribera, San Gennaro che esce illeso dalla
fornace – e poi il dolore di madri e donne vittime delle guerre,
teatralizzate nella loro sofferenza, dove il ricordo è la Deposizione di Luca Giordano.
Luca Giordano_Deposizione_10460
Se i riferimenti iconografici sono ben precisi e in
un primo momento può risultare difficile pensare queste opere fotografiche poste
in altro luogo, una volta usciti dal Pio Monte ( sempre attivo con nuove
progettualità nella sua missione di connessione, di lettura e trasformazione
del territorio su cui agisce e risiede) le tele fotografiche di Luciano non lasciano la mente. Vanno
ad innestarsi nelle icone del nostro passato e nelle metamorfosi del nostro
presente e forse, fra qualche anno, potranno abitare un nuovo spazio, ex novo,
mimetizzandosi con altre espressività d’arte, altre pagine di conoscenza e di
storia, storie di vita. Le Opere del Caravaggio sono sette, le opere fotografiche sei, ne
aspettiamo ancora una.
Un particolare merito va a chi ha organizzato e allestito la mostra, Gianpaolo Brun, Giovanni Francesco Frascino, in collaborazione
con Studio
Trisorio e Paola Sosio Contemporary. Il catalogo con i testi critici sarà edito da Arte’m.
Sette opere di misericordia_10313
Luciano Romano Ex Novo
a cura di Marina Guida
organizzazione di Gianpaolo Brun
allestimento di Giovanni Francesco
Frascino
Napoli, Pio Monte della
Misericordia
dal
14 aprile al 10 luglio 2022
Orari visite: dal lunedì al sabato dalle
ore 10.00 alle ore 18.00, ultimo ingresso ore 17.30. Domenica dalle ore 9.00
alle ore 14.30, ultimo ingresso ore 14.00.
www.piomontedellamisericordia.it
Luciano Romano
Tra i vincitori del premio Atlante
Italiano 003, conferito dal Ministero dei Beni Culturali e la Triennale di
Milano, ha ottenuto la nomination al Prix BMW-Paris Photo (2007) ed è
stato finalista per quattro edizioni consecutive agli Hasselblad Masters.
Ha esposto alla X Biennale
Architettura di Venezia, al Museo MADRE di Napoli, al Museo MAXXI di Roma, al
Museo MAMM di Mosca, a Fotografia Europea di Reggio Emilia, al Palazzo Ducale
di Genova, alla Reggia di Caserta e in occasione del Festival dei Due Mondi di
Spoleto.
Nel 2010 è autore delle immagini su
cui si fonda Italy of the Cities, una visione di Peter Greenaway per il
padiglione italiano all'Expo Universale di Shanghai, rappresentata nello stesso
anno all'Armory di New York.
Del 2013 l'installazione permanente
Don’t ask where the love is gone di Shirin Neshat nella stazione Toledo
Montecalvario della Metropolitana di Napoli, che si avvale di nove grandi
ritratti realizzati da Luciano Romano.
L'opera è stata in seguito esposta
alla Photobiennale di Mosca del 2014, a cura di Olga Sviblova.
A dicembre 2019, nella stazione
della metropolitana di Scampia, Napoli, viene presentata Song ’e mare,
la sua ultima installazione permanente di arte pubblica: “Quattordici
fotografie di musicisti e cantanti napoletani a figura intera, posti lungo la
stessa linea d’orizzonte, quella fra mare e cielo, mentre fanno un passo avanti
in una costante dinamica fra scena e retroscena, luce e ombra, colto e
popolare, ricordo e intuizione.” (Andrea Viliani, 2019). Ad aprile 2022 il suo
ultimo progetto Ex Novo, sei immagini contemporanee intorno alle Sette
Opere di Misericordia di Caravaggio, una ricerca degli indizi visivi che si
trasmettono attraverso l’esposizione alla produzione artistica del passato e
che riemergono nel processo della creazione contemporanea.
I suoi lavori sono conservati in
numerose raccolte pubbliche e private, tra le quali la collezione del MAXXI di
Roma, IICD a Roma, il Museo MADRE di Napoli, La Fondazione Edoardo Garrone di
Genova, La Fondazione Banco di Napoli, la Robert Rauschenberg Foundation e il
Watermill Center di New York.
www.lucianoromano.com
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