di Pino Cotarelli
“Continente Napoli” l’interessante
libro, dell’autrice Caterina Della Vecchia, esperta di marketing e ricerca di
mercato nel settore medico-farmaceutico, studiosa di temi sociologici che
riguardano in particolare l’associazionismo culturale, edito da Tullio Pironti (pp. 95, euro 11,00), con prefazione di Piero di Blasi, attore, doppiatore e regista
teatrale italiano, sarà presentato lunedì 17 ottobre 2022 ore 17,30, al Circolo
Canottieri di via Molosiglio in Napoli. Nell’incontro, moderato da Pina Tommasielli, l’autrice dialogherà
con Giovanna Della Vecchia, docente di Analisi Matematica della facoltà di
Architettura di Napoli e Daniela Conte, Dirigente scolastica dell’IC
Roccagorga-Maenza, con letture a cura di Sara Casolaro. La dedica dell’autrice,
rivolta alla prematura scomparsa della sorella, precede la prefazione-confessione di Piero Di Blasio,
che descrive il proprio approccio superficiale con l’universo napoletano, legato
ai fugaci impegni teatrali, che da sempre hanno alimentato il suo giudizio
negativo fino al giorno in cui la compianta signora Alba Caccavale, proprietaria
del Teatro Augusteo, asserendo che: “Napoli non è di chi la guarda, Napoli non
è di chi la vive,…. Napoli è di tutti e accoglie tutti”, è riuscita a
coinvolgerlo con un itinerario pomeridiano-serale, mettendolo a contatto con la
vera realtà napoletana.
Un sintetico anticipo di quello che sarà la lettura di questo
libro in cui emerge con evidenza, la conoscenza approfondita dei caratteri
psicologici e sociali della popolazione napoletana e della napoletanità, che l’autrice
ha assimilato nella sua quotidianità e nel suo vissuto, in relazione anche alle
stratificazioni storiche rivenienti dalle tante dominazioni che si sono
succedute. L’autrice parte nel descrivere la sua famiglia, le manie di vecchio stampo
del padre e della madre, patrimonio comune di tante famiglie napoletane, per arrivare
ai luoghi dove lei ha vissuto descrivendone abitudini, credenze e
caratteristiche di chi li abitava; famiglie abbienti e meno abbienti, nobili e
meno nobili. Rianima i fantasmi e le leggende napoletane, fra cui quelle del monaciello,
della bella ‘mbriana, nelle varie angolazioni, spiegandone significati e
motivi. Un excursus sulla presenza artistica e culturale in città, evidenziando
i palazzi storici, gli artisti napoletani passati e presenti. Non trascura
neanche quelle che definisce luci e ombre, ovvero malaffare e malavita
con figure storiche come il guappo nei suoi diversi significati sostanziali ed
estetici, ricostruendone le origini e la successiva trasformazione. Elenca i
meriti della canzone napoletana, i mestieri dell’epoca e le relative voci che li
annunciavano. E poi ci riporta tanti fatti accaduti rimasti nella memoria
collettiva e tanto altro ancora. Chi pensava di sapere abbastanza della
napoletanità, si sorprende dell’ulteriore approfondimento che gli offre Caterina
Della Vecchia con una lettura scorrevole di 95 pagine che appassiona e cattura fino
alla fine.
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento