di Pino Cotarelli
Un lavoro quotidiano e istintivo di raccolta progressiva, fatto dall’autrice, frutto di profonde letture interiori. Una cristallizzazione delle proprie sensazioni e la loro trascrizione in versi poetici, in un ideale e complessivo abbraccio di condivisione e di incoraggiamento a tutti coloro che sono accomunati dalla sofferenza pandemica. Questa pubblicazione, che l’autrice mette a disposizione dei suoi lettori, rappresenta un gesto d’amore e di delicatezza di chi apre il proprio animo, il proprio cuore agli altri. Una testimonianza che induce a riflettere su quanta forza ancora ci spinge a superare complessi e difficili momenti e anche quando le speranze sembrano svanire, si eleverà comunque il grido: “Ce la faremo”, come ricorda in apertura l’autrice nella sua prima poesia. Una scansione cronologica divisa nelle sezioni: Non sono giorni come gli altri, La voce del silenzio, Un raggio di speranza, presentate rispettivamente da Pina Sozio, Franco Bruno Vitolo ed Emilia Persiano, che hanno accompagnato con delicatezza e competenza, il sensibile percorso che l’autrice Elena Ostrica, ha voluto tracciare e segnare con le sue poetiche e le sue illustrazioni che si intersecano e si completano a vicenda. L’autrice ci ricorda i silenzi irreali e malinconici dell’isolamento, in cui anche il tic, tac di una sveglia attenziona la nostra mente. Mentre la natura si riappropria del suo habitat, riscopriamo quanto grande sia la sua bellezza, la sua integrità, quando la mano dell’uomo è ferma e non riesce a provocare ulteriori danni.
Elena Ostrica ci ricorda ancora, con i suoi versi, che il sole stesso, con la sua luce, ci ispira una speranza che ci fa ripercorrere la libertà forzatamente negata, attraverso i nostri ricordi, in attesa di quella reale tanto attesa. Ed è una piccola superfice ad offrire all’artista quello spazio interiore mancante, nel quale si immerge con il suo pennello e la sua tavolozza, dipingendo paesaggi per poi ripercorrerli con l’illusione della fantasia. Molti gli artisti come Elena Ostrica, che si sono rifugiati nell’arte, un mondo senza fine in cui la creatività non ha confini, dove realtà e fantasia si possono contaminare.
L’artista si chiede: come ne usciremo? Più forti? Più consapevoli? Migliori? A distanza di tempo possiamo rispondere che nulla è cambiato e forse siamo anche peggiorati, ma ecco il capro espiatorio, addebitiamo tutto all’isolamento e ancora una volta ci assolviamo.
Il volume che è stato già presentato lo scorso
anno al Circolo della Stampa di Avellino con grande successo di pubblico e di
critica sarà presentato a breve a Salerno.
Elena Ostrica è nata ad Avellino e vive a Salerno. Ha seguito corsi di pittura presso
l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È Maestra d’arte e docente in pensione di
disegno e storia dell’arte negli Istituti Superiori. È stata insignita di
Diploma e Medaglia d’Argento ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e
dell’Arte con D.P.R. 2 giugno 1990. È Presidente – fondatrice dal 1993, del
“Centro Artisti Salernitani”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento