Sabato 12 Aprile 2025, alle ore 17.30, alla galleria “ARTHEKA 32”, Via Sartena 30/32, Lido di Ostia
Di Maurizio Vitiello
Sabato 12 Aprile 2025, alle ore 17.30, alla galleria “ARTHEKA 32”, Via Sartena 30/32, Lido di Ostia – 3398329429, artheka32@gmail.com – sarà inaugurata la mostra “Blue Sky – Blue World”, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, con opere recenti di Maurizio Bonolis, Laura Bruno, Beatriz Cárdenas, Maria Pia Daidone, Annamaria De Vito, Gaetano Fiore, Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani, Lars Howler, Franca Lanni, Emanuela Loscanna, Mauro Molinari, Pietro Nino, Daniel Osuna, Irene Petrafesa, Viviana Pallotta, Maria Carmen Salis, Antonio Salzano, Roberto Sanchez, Anna Seccia.
Resterà aperta sino a giovedì 24 Aprile 2025.
Orario: lunedì-sabato 16/19 - mattina solo per appuntamento; chiuso:
domenica e festivi.
Scheda della Mostra “Blue Sky – Blue World”,
a cura di Maurizio Vitiello
Questa mostra presenta varie declinazioni con significativi ed emblematici richiami, ripresi per far intendere che il blu è stato investigato e riaffermato in varie dimensioni ed estensioni estetiche. Quest’esposizione raccoglie esiti di lavori sul blu di artisti/e di varie coniugazioni, che hanno voluto rispondere, in una sequenza interessante di ultimi tratti operativi, al titolo suggerito. Questo progetto propone una consistente narrazione, attivata da stimolanti e variegate frazioni visive su un colore straordinario e singolare, al contempo.
Maurizio Bonolis con “BLUE VORTEX”, Computer Aided Painting, cm. 60x60, del 2025, continua la sua convinta e assidua ricerca con la “digital art”. Ha elaborato un’equilibrata e rilevante astrazione geometrica, grazie a un calibrato impianto, sostenuto da convergenze attendibili e da cromatismi segnaletici, nella volontà di raggiungere una frontiera riassuntiva, appuntata col “mouse”.
Laura Bruno con ”L'insostenibile leggerezza”, acrilico su tela, cm. 60x60, del 2025, gioca coi richiami illuminanti di morbide variazioni del blu. L’emblematica figura del fanciullino, centrale nelle distese delle gradazioni del colore blu, rasserena la scena e l’atmosfera. Persiste, pertanto, la necessità e la volontà di un’agognata serenità, nonostante tutto. E’ una ”gemma di sogno” in un calcolato chiarore.
Maria Pia Daidone con “Sintesi Materica 4”, tecnica mista con acrilico, oro, anilina su cartapesta su cartone nel ferro, cm. 60x60x 5, del 2024, concentra la sua significazione. La sua elegante produzione artistica sosta nel top. Saggia l’ampiezza cosciente del gesto, regola fatture raffinate con un controllatissimo senso dell’equilibrio e sfiora un’estetica di nutriti riferimenti nelle strutturate stesure.
Annamaria De Vito con “Navigare tra le nuvole”, tecnica mista su tela, cm. 60x60, del 2025, riesce a determinare una quota estetica e a marcare un utile paradigma visivo. Sviluppa un equilibrio compositivo per far percepire una disposizione complessa e a incastro. Il suo procedere legittima una redazione di scelte corrette e contestualizza soluzioni riflessive per una teoria di fervori.
Gaetano Fiore con “Intorno all'antichissima torre”, oli e pigmenti naturali su tela di lino puro trattato a gesso, cm. 60x60, del 2025,
impianta un campo di tensive opzioni e una rete di vibratile pronuncia.
La ricercatissima caratura cromatica ci permette di apprezzare un sofisticato andamento
di concreti umori, che inseguono dettami eletti di compartecipato garbo esecutivo.
Lars Howler con “Il Pianto Lunare”, tecnica digitale, cm. 60x60, del 2025, sottolinea la sua elegante declinazione di campo sintetico. Con ragione situa un elegante senso astratto di vena poetica. L’artista ordina e modula sobrietà linguistiche e posiziona un impianto trattato di certezze e richiami in campo spaziale. Modella una pausa e il disegno compositivo narra un’esperienza sensibile.
Franca Lanni con “Where only the sky is blue”, digital painting, stampa su carta fotografica trasferita su Dibond, cm. 60x60, del 2025, continua ricerche e attraversamenti. Il lavoro prodotto riesce a sostenere e a sostanziare un credibile impatto visivo. Ha alimentato in una concreta immagine una complessità. Precipita una distinzione tra colore e b/n per uno spaccato esistenziale.
Mauro Molinari con “Autoritratto 1”, tecnica digitale, cm. 60x60, del 2024, propone sempre un fraseggio composito e rivela, così, la sua “cifra digital/pittorica”. L’artista ha sviluppato un “autofocus” su cui pone accenti singolari e personali, tanto che si può parlare di un “linguaggio metafisico ludico”. Le sue figure sono brillantemente frammentate da “coriandoli” e segmentate da stringenti tratteggi.
Daniel Osuna con “Una Quimera”, digital art, cm. 60x60, del
2025, punta al sensibile codice astratto-geometrico, su cui impernia interpretazioni
cromatiche. Rafforza l’atmosfera di una sospensione motivata in un’immagine che
consolida il suo interesse verso dimensioni di chiarezza partecipativa.
L’artista messicano in modo oculato e con fluida intelligenza elabora una concretezza
esemplare.
Maria Carmen Salis con “Tre isole silenziose e pesci curiosi”, olio su tela, cm. 60x60x3, del 2025, rimarca la sua “cifra artistica”, oggi facilmente riconoscibile. Provvede sempre a stesure consistenti, compatte e decise, “giocate” nella misura di una stabilità sentita e sostenuta. Gli scenari ambientali propongono intriganti visioni ludico-metafisiche e le atmosfere sfiorano i ”limiti del sogno”.
Antonio Salzano con “Composizione”, acrilico su tela, cm. 60 x 60, del 2025, continua con un’accertata sensibilità spirituale il suo sentiero artistico nel segno dell’astrazione informale-geometrica e chiarisce intimità espansive, indirizzate a recepire il senso del “divino sentire”. Partecipazioni cromatiche e accenni di slittamenti informali dettano sequenze, sempre preparate con diligente cura.
Roberto Sanchez con “Fuga”, acrilico su tela, cm. 60x60, del 2023, opera con tagli prismatici e continua su questa declinazione operativa e con questa fattiva misura si colloca nel panorama dell’arte italiana. Con eclettica abilità inserisce e introduce nel contesto del codice astratto-geometrico pungoli ottici, segmenti e squarci, rinsaldati da un persistente carico di progressivi ricalchi.
Anna Seccia con “Pervasi dal Blu”, tecnica mista su tavola, cm. 60x60, del 2024, ritorna alla pittura. Nella realizzazione delle opere pittoriche esprime il meglio di sé. Racconta la sua sensibilità con passi attraenti e accattivanti nei confini di degni rimbalzi emotivi. Con consistente caparbietà nella misura della redazione regola allusioni, accordi cromatici e punteggiature segniche.”
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